Il primo ricordo che la mia memoria è riuscita a imprimere risale al giorno del mio quarto compleanno.
Ricordo nitidamente mamma e babbo affaccendati in cucina nei preparativi di una festicciola per la loro primogenita, mentre io che dovevo riposarmi in camera non riuscivo a prendere sonno perché troppo eccitata.
Oggi quel giorno, il quarto compleanno da festeggiare, è arrivato anche per te, mia piccola e dolce Adele, e mi sembra impossibile.
Mi pare ieri che piangevo perché tu non ti decidevi a nascere e ogni passo mi trafiggeva il basso ventre come una coltellata e dopo poche ore da quel pianto disperato iniziavano finalmente i prodromi.
Mi pare ieri che, dopo quasi due ore estenuanti di spinta senza risultato, mentre le ostetriche stavano valutando di procedere con una episiotomia, grazie ad una spinta più forte e decisa la tua testolina faceva finalmente capolino.
Mi pare ieri che passavo la prima notte in bianco a osservare la tua bellezza e a controllare che respirassi correttamente.
Com’è possibile che siano già passati 4 anni?
Sono stati 4 anni intensi, in cui siamo cresciute insieme e abbiamo imparato a conoscerci e amarci.
La mia strada per diventare una buona madre è ancora lunga e insidiosa, la tua strada per essere una figlia adorabile è tutta in discesa perché lo sei già da quel primissimo vagito emesso alle 16.13 di quel caldo pomeriggio di agosto.
Ti voglio bene piccola mia, che anche per te questo giorno costituisca uno dei primi ricordi di una vita intensa e felice insieme alle persone che ami.
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