Ciao nonna,
qualche giorno fa avresti compiuto 101 anni, come i dalmata di un famoso cartone animato che piace tanto alla tua bisnipote Adele.
Oltre a lei ho avuto anche due gemellini, sai? Sì proprio così, due gemelli. Lo so che anche tu, come me, credevi che i gemelli potessero essere solo ereditari, ma ho scoperto che non è così ed io sono un caso su mille di ovuli fecondati che decidono casualmente di spaccarsi in due.
Ti ricordi quando, col tuo dialetto sporco che dopo cinquant’anni nel Valdarno non era più né campano né toscano, mi chiedevi se avessi trovato un “franceschiello”? Beh, alla fine un “franceschiello” l’ho trovato davvero e sono quasi dieci anni che stiamo insieme e ci sopportiamo. Io lo chiamo il mio coinquilino (tecnicamente lo è) e mi diverto un sacco a prenderlo in giro.
Nell’ultimo anno e mezzo siamo stati sopraffatti da deprivazione del sonno, stanchezza e stress, ma non abbiamo mai smesso di amarci e prima o poi ricominceremo anche a trovare un po’ di tempo per noi, oltre che per i nostri figli.
Tra qualche mese si sposerà anche il più giovane dei tuoi nipoti di primo grado, il mio fratellino Samuele, e Adele dovrebbe essere la paggetta. Il condizionale è d’obbligo perché la mia piccina è piuttosto timida e non so se alla fine se la sentirà di affrontare questo notevole bagno di folla e attenzioni. Le ho raccontato di quando tu mi mettevi uno scialle bianco in testa e giocavamo a sposarci, attraversando a braccetto tutto il lungo corridoio di casa tua come se fosse la navata di una chiesa. Chissà se questo buffo racconto la convincerà nell’impresa!
Mi manchi nonna, manchi da quasi vent’anni oramai, ma il tuo amore non mi ha mai davvero abbandonata.
Lo vivo negli aneddoti di te che racconto, nell’odore delle cose che mi hai lasciato, nell’impasto dei dolci che mi hai insegnato a fare senza grumi.
L’amore lascia ricordi che neanche la morte può cancellare.
Buon compleanno, nonna!
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