Vorrei dormire otto ore a notte, ma anche trovare ogni giorno un po’ di tempo per me e per quelle che una volta erano le mie passioni.
Vorrei avere la casa sempre pulita e in ordine, ma anche trovare il tempo per rilassarmi cinque minuti.
Vorrei produrre contenuti con costanza e qualità per il mio blog, ma anche trascorrere poco tempo al telefono e fornire ai miei bambini un modello sano di rapporto coi mezzi digitali.
Vorrei dimagrire quindici chili, ma anche continuare a mangiare come se tutto lo stress accumulato potesse dissolversi sotto il peso delle mie mascelle.
Vorrei essere una moglie tollerante e comprensiva, ma anche essere libera di fare la pazza isterica ogni volta che ne sento la necessità (spoiler: spessissimo).
Vorrei essere una mamma paziente e dolce, ma anche avere dei figli che ogni tanto fanno quello che gli chiedo alla prima.
Vorrei avere sempre tutto sotto controllo, ma anche riuscire a non stressarmi.
Vorrei imparare a volermi bene, ma non riesco a concedermi di sbagliare ed essere umana.
Vorrei, vorrei, ma non posso.
Vorrei non cedere su niente, ma il risultato è che sto cedendo su tutto.
Rasento la sufficienza in qualsiasi ambito e non mi sento gratificata in nessuno, in un perpetuo circolo vizioso di senso di inadeguatezza e autolesionismo.
Nel tentativo utopico di realizzare i miei desideri contraddittori, cerco la felicità ma ottengo solo insoddisfazione.
Abbandonare gli inutili rimpianti e imparare a godersi la vita accettando i propri limiti, questa è la vera sfida.
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