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Buon primo compleanno Mamma in Therapy!

Oggi


Mamma in Therapy compie 1 anno di vita. 


1 anno in cui mi sono sfogata, mi sono divertita, ho ritrovato vecchie amicizie e ne ho costruite di nuove e inaspettatamente belle.

Senza la costanza e la qualità che avrei voluto, ma che non ho avuto tempo ed energia di garantire, questo profilo ha cominciato a creare una piccola community di genitori imperfetti ed è cresciuto insieme ai miei figli e alla mia consapevolezza.


Il nome del profilo nasce dal tentativo di ironizzare sulle difficoltà che ho vissuto e che, in parte, continuo a vivere: dalla deprivazione del sonno, alla diastasi addominale, all’insostenibile carico mentale della gestione dei mie tre piccoletti, così dolci eppure così impegnativi. 


Mai avrei immaginato che quel nome sarebbe stato così profetico e che mi sarei ritrovata davvero in terapia. 

Non che ci sia nulla di male, intendiamoci: sarebbe l’ora di superare questo pregiudizio secondo cui dallo psicologo debbano andarci solo i pazzi. È uno stigma sociale stupido e dannoso.


Ho dovuto affrontare le mie ombre e i miei scheletri nell’armadio per riuscire a esorcizzarli: la depressione post partum, il senso di inadeguatezza, la fragilità emotiva, il senso di sopraffazione. 

Ho raggiunto almeno la consapevolezza di cui avevo bisogno e sto imparando a convivere coi miei limiti e ad accettare le mie vulnerabilità, al fine di tornare a vedere la bellezza della vita ed iniziare a godermi davvero i miei figli. 

Non è affatto facile e il percorso è ancora lungo, ma sto pian piano cercando di mettere anche me stessa al centro del mio viaggio.


Questo è stato l’anno della sopravvivenza, ma darò tutta me stessa affinché il prossimo sia l’anno della rinascita.

Beatrice. Doppia vita. Manager stimata e irreprensibile nella prima, madre di tre figli esaurita e inadeguata nella seconda. Questo blog cerca di mettere d’accordo le due anime portando alla luce storie di amore e disagio, comuni a migliaia di altre donne che ogni giorno cercano di sopravvivere tra casa, figli e lavoro senza perdere il lume della ragione.

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