Apnea.
Sono sott’acqua e continuo a nuotare.
Mi sembra di non farcela più, che i miei polmoni siano allo stremo, ma non ho scelta e continuo a nuotare.
Sul mio tragitto incontro risacche e pesci ostili, che mi feriscono, mi rallentano, mi indeboliscono.
Mi rialzo e, acciaccata, continuo a nuotare.
Non penso a niente, non posso concedermi distrazioni, continuo solo a nuotare.
“Just keep swimming” diceva Dory, il pesce chirurgo femmina che soffre di perdite di memoria a breve termine e che aiuta il pesce pagliaccio Marlin nella disperata ricerca di suo figlio Nemo. Il suo mantra incita a non farsi prendere dal panico, a stringere i denti e ad andare avanti senza paura.
Io di paura, però, ne ho moltissima.
Ho paura di non farcela. Ho paura di deludere i miei figli. Ho paura di perdere me stessa nella foga di lasciarmi sempre come ultima priorità.
Continuo a inseguire il mio senso del dovere e le mie infinite responsabilità, ma sento che sto pian piano smarrendo me stessa, proprio come Dory.
Sono focalizzata sulla meta, ma non riesco a godermi il viaggio.
Commenti
Posta un commento