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Viva gli sposi!

A noi i viaggi della speranza piacciono proprio. 


La sera prima della partenza Adele aveva due linee di febbre e Valerio si è cagato tutto da capo a piedi. 

I presupposti non erano dei più rosei, ma siamo partiti lo stesso. 

Non sappiamo se siamo più pazzi, più incoscienti o più genitori di mer*a, ma abbiamo deciso che era giusto pensare un po’ anche a noi una volta tanto e ci siamo lanciati in quest’avventura.


Potrei raccontarvi delle divertentissime 7 ore e 15 minuti (a tratta) trascorse in auto con le tre scimmie urlatrici, soste escluse. 

Potrei raccontarvi di quando eravamo a pranzo e, mentre addentavamo la nostra deliziosa ricciola, abbiamo visto colare cacca in forma liquida e a fiumi dal passeggino, oppure di quando eravamo a cena ad Alberobello e Valerio si è sporcato talmente tanto che mi ha inzuppato pure tutto il vestito. Mi stupisce solo che non sia successo nulla di simile nel bel mezzo del banchetto nuziale.

Potrei raccontarvi di come Francesco si è dovuto improvvisare mio infermiere in questi giorni fuori casa e ha fatto la prima puntura della sua vita infilzandomi verticalmente come se avesse dovuto trapassare Dracula in persona con un crocifisso. 

Potrei raccontarvi di come mi sia venuto il ciclo esattamente la mattina del matrimonio e abbia dovuto rinunciare al bagno in piscina, ai giochi organizzati dagli sposi e ad una pancia diversa da quella del Gabibbo per l’intero soggiorno pugliese. 

Potrei raccontarvi di come abbia genialmente scelto di indossare un vestito a tuta per il matrimonio, per poi essere costretta a strappare la cucitura della scollatura del vestito al momento di dover allattare i miei figli affamati e imbufaliti.

Potrei raccontarvi di come, nonostante mettessimo i bambini a letto molto più tardi del solito, questi continuassero a svegliarsi imperterriti non più tardi delle 6 di mattina. 


Potrei raccontarvi innumerevoli piccoli disagi come questi, ma la verità è che rifaremmo tutto subito.

È stato un matrimonio pazzesco e un momento di stacco mentale prezioso. 

Non ci siamo riposati né goduti il soggiorno quanto e come avremmo voluto, ma stiamo pian piano imparando a vedere il bicchiere mezzo pieno nelle situazioni tragicomiche che la genitorialità ci regala. 



Viva gli sposi! ❤️

Beatrice. Doppia vita. Manager stimata e irreprensibile nella prima, madre di tre figli esaurita e inadeguata nella seconda. Questo blog cerca di mettere d’accordo le due anime portando alla luce storie di amore e disagio, comuni a migliaia di altre donne che ogni giorno cercano di sopravvivere tra casa, figli e lavoro senza perdere il lume della ragione.

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