Dovremmo imparare a guardarci con gli occhi dei nostri figli.
Stamattina Adele mi ha baciata e, guardandomi con gli occhi a forma di cuore, ha esclamato:
“Mamma, tu sei bella e sei tutta mia!”.
Ho pianto di nascosto.
Dovrei imparare a guardarmi con gli occhi di mia figlia.
Dovrei imparare a volermi bene e apprezzarmi così come fa lei.
Là dove vedo diastasi addominale e smagliature, dovrei imparare a vedere la bellezza di una mamma che ha portato e cullato in pancia le sue creature per nove mesi.
Là dove vedo un seno cadente, dovrei imparare a vedere la ricchezza di una mamma che ha allattato naturalmente i suoi figli con dolore e sacrificio.
Là dove vedo occhiaie scavate, dovrei imparare a vedere la pazienza e la dedizione di una mamma che ha rinunciato a dormire e riposare per il benessere dei propri cuccioli.
Dovremmo imparare a guardarci con gli occhi dei nostri figli per cominciare ad amarci così come siamo.
Non dobbiamo cercare la perfezione, ma imparare ad amare le nostre imperfezioni perché molte di esse raccontano una bellissima storia d’amore di cui poter andare fiere.
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