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Mamma è tornata a casa


Ho pensato ai miei bambini ogni singolo istante. 

Ho cercato di richiamare alla memoria il loro profumo, le loro voci, i loro abbracci.

Ho consumato la cover del telefono cercando di imparare a memoria i loro video buffi e di imprimermi nella mente i loro bei sorrisi. 


Quando hai dolori lancinanti per giorni senza che nessuno sappia dirti che cosa hai, è inevitabile che arrivi anche a pensare al peggio. 

Ed io per la prima volta nella mia vita ho pensato e immaginato la mia morte. 

Ma da genitore cambia anche il modo in cui fai pensieri brutti, perché loro rimangono sempre e comunque la priorità.

“Non posso morire, hanno bisogno di me”

“Non posso morire, il trauma condizionerebbe inevitabilmente le loro intere esistenze“

“Non posso morire, Francesco è bravissimo, ma crescere da solo tre figli piccoli non è facile”


E quindi ho pensato a loro tutto il tempo.

Sono stati la luce e la speranza nei momenti di sconforto.

Sono stati la mia forza ed il mio coraggio nei momenti di dolore.

Sono la mia linfa vitale dal momento in cui li ho partoriti, ma questa settimana lo sono stati ancora di più. 


Mamma è tornata a casa, cuccioli miei. 

Abbracciatemi forte, non c’è ferita che il vostro amore non possa lenire.

Beatrice. Doppia vita. Manager stimata e irreprensibile nella prima, madre di tre figli esaurita e inadeguata nella seconda. Questo blog cerca di mettere d’accordo le due anime portando alla luce storie di amore e disagio, comuni a migliaia di altre donne che ogni giorno cercano di sopravvivere tra casa, figli e lavoro senza perdere il lume della ragione.

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