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Bambini perdonateci


Il blog di Mamma in Therapy è nato dall'esigenza di creare un mio spazio di evasione, in cui narrare, tra il serio ed il faceto, le mie vicissitudini di madre stanca, imperfetta e molto spesso inadeguata. 

È per questo che ho lasciato ai miei profili personali tutto il resto, politica in primis.


Siamo però arrivati a un punto in cui mi è diventato impossibile fare finta di niente.

Quello che sta accadendo in Ucraina mi riguarda non solo come essere umano, ma anche come madre.


Ogni guerra è tragica per definizione e trovo che sia un po' ipocrita da parte nostra interessarci delle sorti degli ucraini solo perché più vicini geograficamente e più simili a noi fisicamente.

Ma il punto non è questo. 


Il punto è che stavamo giusto ora cominciando ad uscire da due anni di pandemia, ed ecco che stiamo subito rientrando in un tunnel di terrore, preoccupazione e angoscia. 

I bambini sono stati rinchiusi in casa per tanto e troppo tempo, obbligati a indossare mascherine, a ridurre drasticamente i rapporti ed i contatti con gli amici. Adesso assistono impotenti a loro coetanei costretti ad abbandonare le loro case, a fuggire sotto i bombardamenti, a rifugiarsi stremati e privati di generi di prima necessità all'interno di bunker e metropolitane in condizioni igienico sanitarie precarie. 


Questo non è il mondo in cui pensavo avrei cresciuto i miei figli. 

Una donna in dolce attesa che fantastica sul futuro dei propri bimbi non contempla minimamente la possibilità di lasciar loro un mondo governato da odio, egoismo e bramosia di potere.

Un conto è parlare di crisi dei valori, un altro è assistere all'annullamento della nostra essenza: l'umanità che diventa disumana e si smarrisce. 


Guardo mia figlia negli occhi e, non solo non riesco a trovare le parole giuste per spiegarle cosa sta succedendo, ma provo vergogna e dolore per il mondo che le stiamo lasciando. 


Bambini, perdonateci per avervi spento il sorriso e, soprattutto, perdonateci per il pianeta orribile che vi stiamo consegnando.

Beatrice. Doppia vita. Manager stimata e irreprensibile nella prima, madre di tre figli esaurita e inadeguata nella seconda. Questo blog cerca di mettere d’accordo le due anime portando alla luce storie di amore e disagio, comuni a migliaia di altre donne che ogni giorno cercano di sopravvivere tra casa, figli e lavoro senza perdere il lume della ragione.

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