Quattro anni fa scoprivo per la prima volta di essere incinta.
Desiderato e cercato, lo abbiamo amato ancora prima di riuscire a sentirne il cuore o di riuscire a vederne la buffa forma embrionale.
25 giorni dopo ho avuto un aborto spontaneo e la gioia è diventata un’emozione sconosciuta per molte settimane e mesi.
Anche dopo aver scoperto di essere nuovamente incinta, non sono più riuscita a provare quella gioia pura, incondizionata e totale che avevo provato la prima volta. Perché adesso sapevo, adesso avevo la consapevolezza di quello a cui potevo andare incontro e la gioia si era fusa insieme ad una paura viscerale e paralizzante.
Ancora nel 2022, l’aborto costituisce un tabù.
Non ti informano né preparano all'eventualità le strutture sanitarie che erogano i corsi preparto, non ne parlano le donne che lo hanno vissuto.
Non se ne parla e, di conseguenza, la gente non sa.
Si è portati a credere che sia un evento raro, che non possa capitare a noi, ma solo a poche donne predisposte.
Ma non è così.
In media una gravidanza su quattro si conclude con un aborto spontaneo.
Se ci pensate bene, si tratta di mera selezione naturale.
Ci sono donne che ne hanno avuti molteplici nella vita, altre che hanno avuto la fortuna di non averne affatto. Ma di questo si tratta: fortuna.
A me è capitato e mi sono sentita sbagliata per molto tempo, dopo quel raschiamento che ha risucchiato la mia ingenua felicità, oltre a quel che rimaneva del mio bambino.
Non ero stata informata dalle ostetriche, non avevo ricordi di mie amiche con esperienze del genere, non avevo letto nulla in merito. Pensavo di essere l’unica e mi sentivo profondamente sola.
Ma adesso so e, nel mio piccolo, credo che raccontare la mia storia possa aiutare chi si sta sentendo come mi sono sentita io allora.
Si sopravvive? Sì. È indolore? No. Si dimentica? No.
Ma il tempo, come sempre, è nostro alleato e pian piano cura le ferite. Rimangono per sempre le cicatrici, ma solo come testimoni sempre più scolorite della nostra storia fatta di gioie e dolori.
Una cosa l’ho imparata e voglio dirvela: non è colpa vostra, non siete sbagliate, non siete sole.
(L’immagine è della bravissima @the_curvy_girl_from_berlin)
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