Sentirmi in colpa è diventato uno stile di vita.
Mi sento in colpa perché non riesco a dare a tutti l’attenzione che meritano e di cui hanno bisogno.
Mi sento in colpa perché non riesco a tenere la casa pulita e in ordine come vorrei e come facevo una volta.
Mi sento in colpa perché gioco troppo poco coi miei bambini.
Mi sento in colpa perché non cucino tutto bio e a chilometro zero.
Mi sento in colpa perché usciamo poco, spostarsi è diventato logisticamente difficile e spesso prevalgono pigrizia e stanchezza.
Mi sento in colpa perché vorrei essere un genitore rispettoso, ma troppo spesso mi spazientisco e urlo.
Mi sento in colpa perché uso il cellulare più di quanto dovrei e do un pessimo esempio ai miei figli.
Mi sento in colpa sia se lavoro che se non la…
[18:01, 2/4/2022] Beatrice Santucci: Sentirmi in colpa è diventato uno stile di vita.
Mi sento in colpa perché non riesco a dare a tutti l’attenzione che meritano e di cui hanno bisogno.
Mi sento in colpa perché non riesco a tenere la casa pulita e in ordine come vorrei e come facevo una volta.
Mi sento in colpa perché gioco troppo poco coi miei bambini.
Mi sento in colpa perché non cucino tutto bio e a chilometro zero.
Mi sento in colpa perché usciamo poco, spostarsi è diventato logisticamente difficile e spesso prevalgono pigrizia e stanchezza.
Mi sento in colpa perché vorrei essere un genitore rispettoso, ma troppo spesso mi spazientisco e urlo.
Mi sento in colpa perché uso il cellulare più di quanto dovrei e do un pessimo esempio ai miei figli.
Mi sento in colpa sia se lavoro che se non lavoro. Mi sento in colpa se lavoro troppo o fino a tardi perché sottraggo tempo e attenzioni ai miei bambini, ma mi sento in colpa anche se non lavoro quanto dovrei o vorrei perché mi rendo conto di non poter più essere la professionista indefessa e irreprensibile che ero una volta.
Mi sento in colpa sia se ogni tanto mi ritaglio del tempo solo per me stessa rubandolo ai miei figli, sia se continuo a ignorare le mie esigenze e il fatto che per voler bene agli altri devo prima imparare a volerne un po’ anche a me stessa.
Mi sento in colpa perché non sono all’altezza.
Non sono all’altezza degli ideali di perfezione che la televisione e i social media ci propinano.
Non sono all’altezza degli standard sempre più elevati che la società impone alle madri di oggi.
Lo so che è profondamente ingiusto e sono la prima a voler combattere i tabù e l’ipocrisia del mondo virtuale, ma è un dato di fatto che anche nel mio mondo molto reale mi sento troppo spesso giudicata e sbagliata.
Domani ritroverò un po’ di sicurezza e grinta, ma oggi mi sento così e non ho né la forza né la voglia di fingere.
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