Guardate questo sorriso. Guardatelo bene perché è il sorriso della libertà e, se va bene, lo rivedrete tra una ventina d'anni.
Io e Francesco siamo usciti DA SOLI, di sera, come una giovane coppia spensierata e senza figli. Non succedeva da luglio 2019 ed è successo solo perché il destino si è intestardito affinché succedesse.
Avevo comprato i biglietti nel lontano gennaio 2020, prima che il mondo venisse stravolto da questa stramaledetta pandemia. Lo spettacolo che doveva essere a maggio 2020 è stato poi rimandato per ben cinque volte e, nel frattempo, la mia vita è stata stravolta anche da una personale epidemia di figli.
Ho provato a farmi rimborsare i biglietti. Nulla.
Ho provato a venderli. Nulla.
Ho provato a regalarli. Nulla.
Ho cercato una baby sitter disponibile. Nulla.
Eravamo ormai tristemente pronti a perdere soldi e spettacolo, quand'ecco che quei kamikaze dei miei genitori insistono per tenerci la prole e noi abbiamo ceduto alla tentazione di essere un po' egoisti per una volta.
Abbiamo trascorso la serata col cellulare in mano e un po' d'ansia e angoscia nel cuore, abbiamo ritrovato i miei coi capelli ritti e gli occhi iniettati di sangue e abbiamo ampiamente ripagato questa breve libertà con i figli che stanotte si sono svegliati ottantordici volte ciascuno, ma è stato comunque bellissimo.
Ci voleva.
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